venerdì 28 gennaio 2011






Diabete e Alimentazione... ?!????!??



è un'altro punto fondamentale per la cura del diabete!

per questo vi propongo un articolo molto bello tratto dal sito diabete.it
ho cercato di evidenziare nel testo alcuni punti fondamentali...



Qual è l’alimentazione migliore per una persona con il diabete

Chi ha il diabete può trarre veramente grandi benefici da una corretta alimentazione. Due importanti studi, il DCCT (Diabetes Control and Complication Trial) per il diabete di tipo 1 e l’UKPDS (UK Prospective Diabetes Study Group) per il diabete di tipo 2, hanno dimostrato l’efficacia di un regime alimentare adeguato accanto alla terapia farmacologia ed educazionale, nel raggiungimento di un compenso metabolico accettabile.

Il ruolo fondamentale della dieta nella gestione del diabete e del suo autocontrollo è indiscusso si tratta a tutti gli effetti di una terapia. Si parla infatti di ‘dietoterapia’ o di Medical Nutrition Therapy come la definisce in un documento ufficiale l’American Diabetes Association (ADA 1994).
Fare dell’alimentazione una dietoterapia significa modificare le abitudini alimentari, adottando scelte adeguate dei nutrienti in termini quali/quantitativi, integrandole con cambiamenti dello stile di vita e promozione dell’attività fisica.

La dieta è uno schema fisso? No

È stato ormai da tempo il concetto di ‘dieta’ inteso come elenco di piatti o alimenti rigidamente pianificato e validi per tutti. L’approccio ideale è sempre partire dalle abitudini alimentari della persona e del suo stile di vita, valorizzando le abitudini più coerenti con le esigenze del metabolismo e rendendo meno frequenti le abitudini meno adeguate.

La persona con diabete ha bisogno di mangiare in maniera diversa dagli altri? No

Qualunque sia il tipo di diabete ed il trattamento farmacologico prescritto, la persona con diabete deve assumere alimenti simili, per composizione e quantità, a quelli consigliato alla popolazione generale per mantenere un buono stato di salute: la dieta deve essere equilibrata in termini di macronutrienti (carboidrati, proteine, grassi) e impostata per la maggior parte dei casi su uno schema a cinque pasti giornalieri; la regola degli spuntini si rivela utile nel mantenere un controllo soddisfacente in caso di terapia insulinica intensiva e anche nel diabetico di tipo 2: nel diabetico di tipo 1 è possibile anche uno schema dietetico suddiviso in tre pasti che vanno somministrati in vicinanza della terapia insulinica quando si utilizza un analogo rapido.

Le dosi di insulina dipendono dall’introito di carboidrati?

Ai fini del controllo glicemico i carboidrati assunti sono i principali responsabili dell’aumento della glicemia dopo i pasti, in quanto quasi totalmente trasformati (90%) in glucosio entro un ora dal pasto: altrettanto certo è che il contenuto totale in carboidrati di un pasto è più importante della fonte da cui essi derivano o che siano carboidrati a struttura semplice o complessa.
Il contenuto in carboidrati del pasto è di conseguenza il maggior determinante del fabbisogno insulinico preprandiale nel diabete di tipo 1.
Per questa ragione il golden standard della terapia nutrizionale sia del paziente diabetico di tipo 1 in terapia insulinica intensiva o con microinfusore che del diabetico di tipo 2, è il metodo del Conteggio dei carboidrati. La regola fondamentale da seguire è quella di mantenere costante il contenuto di carboidrati nel singolo pasto attraverso l’uso delle liste di scambio, l’acquisizione della capacità di quantificare i carboidrati contenuti negli alimenti, la sostituzione reciproca tra alimenti con lo stesso contenuto di carboidrati e la corretta calibrazione della terapia insulinica sulla base di tale quantità.

Le calorie sono importanti per la persona con diabete?

La dieta deve fornire l’apporto calorico necessario a mantenere e/o raggiungere il peso corporeo desiderabile: nel caso dei diabetici di tipo 1 che sono abitualmente normopeso, non sono generalmente necessarie restrizioni caloriche e la dieta va impostata sulla base del fabbisogno calorico stimato e in funzione della attività fisica. La riduzione del peso corporeo è invece raccomandata, è anzi un obiettivo primario nel diabetico in sovrappeso o obeso. In questi casi una modesta restrizione dietetica (500-1000 kcal al giorno) associata ad un graduale incremento dell’attività fisica moderata fino ad un livello di 30 -45 minuti (fitwalking) per 3-5 giorni a settimana fanno parte integrante della terapia per il diabete.

Chi ha il diabete deve evitare di mangiare carboidrati? No

La dieta ottimale per il diabete proposta dall’American Diabetes Association (ADA 2005) si basa su una quota totale di carboidrati variabile dal 45 – 55 % delle calorie totali. Numerosi studi hanno evidenziato che anche il saccarosio non aumenta la glicemia più dell’amido; inoltre benché l’uso di alimenti a basso indice glicemico possa ridurre la glicemia postprandiale, non vi sono sufficienti evidenze su benefici a lungo termine tali da raccomandarne l’uso come strategia primaria nel pianificare l’alimentazione. Per tali motivi, lo zucchero comune non deve essere quindi vietato, ma adeguatamente conteggiato nell’apporto calorico totale sostituendo altri carboidrati: l’apporto totale deve essere inferiore ai 30 grammi al giorno.

Per chi ha il diabete sono consigliati grassi e proteine? No

La dieta del diabetico deve contenere oltre ai carboidrati anche altri nutrienti essenziali: le proteine e i grassi, ma questo vale anche per la popolazione generale. Non vi sono ragioni per assumerne in eccesso (anzi). Proteine e grassi se assunti in modo costante e corretto, contribuiscono in scarsa misura all’aumento della glicemia postprandiale e al fabbisogno insulinico prandiale. Infatti il 40-60% delle proteine assunte nel pasto si trasforma in glucosio, ma questo si verifica dopo più di 4 ore dal pasto; più tardiva è la trasformazione dei lipidi (circa il 10% dopo molte ore dal pasto). Le attuali raccomandazioni per il diabetico prevedono un apporto proteico pari al 10 – 20 % delle calorie totali o allo 0,8 – 1,2 grammi al giorno per chilo di peso. Sulla base del quadro clinico e della presenza di complicanze renali (microalbuminuria o nefropatia diabetica) tale quota va opportunamente ridotta a 0,7 – 0,9 grammi al giorno per chilo di peso.
Il contenuto di lipidi può variare dal 30 – 50 % dell’apporto calorico totale con una quota di polinsaturi pari al 10%. La promozione del consumo di olio di oliva come fonte equilibrata di grassi monopolinsaturi e di pesce, ottima fonte di grassi polinsaturi omega3 è perfettamente in linea con tali raccomandazioni. È consigliabile un controllo dell’assunzione di sale (inferiore a 4 grammi al giorno) e di alcool (inferiore a 30 grammi al giorno): nel caso di terapia insulinica si sconsiglia l’assunzione di alcol a digiuno per il rischio di ipoglicemia. Nel corso di dietoterapia ipocalorica è inoltre ammesso l’uso di dolcificanti approvati dalla Food and Drug Administration (FDA) (saccarina, aspartame, acesulfame k).



a cura di
Sergio Leotta

Ultima modifica: 07/01/2006

Bibliografia

American Diabetes Association. Evidence-based nutrition principles and recommendations for the treatment and prevention of diabetes and related complications. Diabetes Care 2003;26 (Suppl 1):S5161.3.

American Diabetes Association. Clinical Practice Recommendations. Diabetes Care 2005:28:S179.4.

Rabasa-Lhoret R, Garron J, Langelier H, Poisson D, Chiasson JL. The effects of meal carbohydrate content on insulin requirements in type 1 patients with diabetes treated intensively with the basal bolus (ultralente-regular) insulin regimen. Diabetes Care 1999;22:66773.

DAFNE Study Group. Training in flexible, intensive insulin management to enable dietary freedom in people with type 1 diabetes: dose adjustment for normal eating (DAFNE) randomised controlled trial. BMJ 2002;325:746.

Warshaw HS, Bolderman KM. Advanced carbohydrate counting. In: Practical carbohydrate counting: a howtoteach guide for health professionals. Alexandria: American Diabetes Association; 2001.

Bruttomesso D, Pianta A, Crazzolara D, Caparotto C, Dainese E, Zurlo C, et al. Teaching and training programme on carbohydrate counting in Type 1 diabetic patients. Diab Nutr Metab 2001;14:25967.

Carnovale E. Miuccio F Tabelle di composizione degli alimenti. INRAN ed. 1989.

lunedì 10 gennaio 2011

Ciao,questa sera ha pensato di consigliarvi un libricino,una storia che parla di diabete ma soprattutto dell'intrecciarsi della malattia con la vita di ogni giorno...

"Un a notte all'improvviso...ovvero tutto quello che non avreste mai immaginato potesse succedere fra un ragazzo e un amico indesiderato e davvero imprevedibile"

di Andrea Scaramuzza e Mauro Maffi
realizzato con il contributo di Roche Diagnostics
disegno di copertina :Romagnolo Veronica


M. il protagonista del racconto è un bambino quando incontra il diabete. Non è un modo di dire. nel racconto infatti il protagonista intreccia un fitto dialogo con il Signor Diabete, che gli appare non visto dagli altri come un amico invisibile o un fantasma che via via fa sempre meno paura.
Nel libro scritto dal diabetologo pediatra e da un suo paziente ,il Signor Diabete spiuega a M. molte cose di se stesso e accompagna il protagonista in una crescita che lo porta a essere non solo un"paziente" ben informato e in grado di gestire la sua condizione,ma anche molto più maturo,consapevole e sicuro dei suoi coetanei.

mercoledì 29 dicembre 2010

Alcune foto...gli strumenti del mestiere...

microinfusore
kit misurazione glicemia penna per iniezioni di insulina




La terapia


Ai diabetici è richiesto di effettuare quotidianamente il controllo della glicemia,da un minimo di 3 a 5 volte al giorno (se non di più).

Il controllo si effettua al mattino appena svegli,prima di pranzo ,prima di cena,ad un paio d'ore dai pasti principali e prima di coricarsi,in certi casi può essere necessario anche di notte.


Come si effettua?

Dopo una corretta disinfezione delle dita della mano,si appoggia la penna pungito sul polpastrello facendo fuoriuscire una goccia di sangue ,che appoggiata alla striscia reattiva attraverso il reflettometro ,in pochi secondi si ottiene il valore della glicemia.



Il valore è necessario per stabilire le unità di insulina e decidere in merito allo sport e all'alimentazione.

L'iniezione di insulina si effettua sulle gambe,braccia,pancia (è importantissimo ruotare sempre sede ).

Esistono vari tipi di insulina, basali,che coprono l'intero arco della giornata e rapide o superapide per mangiare.

Per gestire al meglio la patologia e prevenire le complicanze è necessario oltre a seguire la terapia,praticare regolarmente attività fisica e osservare la dieta a basso indice glicemico.

lunedì 6 dicembre 2010

Vi fornisco un piccolo dizionario per capire meglio alcuni termini:

Glicemia: livello di glucosio( zucchero) presente nel sangue
Insulina:ormone prodotto dal pancreas che abbassa i livelli di glucosio nel sangue
Glucagone:ormone prodotto dal pancreas che agisce alzando gli zuccheri nel sangue
Iperglicemia:livello di glicemia elevato
Ipoglicemia:livello basso di glicemia

Ora proviamo a capire cos'è il diabete partendo da ciò che succede normalmente nei non diabetici.

Insulina e glucagone sono due ormoni prodotti dal pancreas;
in risposta al pasto ,il glucosio che entra in circolo dopo essere passato per il fegato causa l'aumento dei livelli di glicemici nel sangue.
La secrezione di glucagone è quasi inibita,mentre la secrezione di insulina è molto stimolata in quando agisce riportando la glicemia a valori normali

Cosa succede nei diabetici di tipo 1?
Si verifica una carenza assoluta di insulina percui è necessario che venga somministrata dall'esterno attraverso iniezioni di insulina (terapia multiniettiva) o microinfusore.

martedì 16 novembre 2010


Hei Ciao!oggi navigando un pò tra i video su you tube ne ho trovato uno molto carino e ben fatto...mi faceva piacere che lo vedeste anche voi... è un filmato realizzato dall'Associazione Giovani Diabetici (AGD) di Bologna in collaborazione con il Centro di Riferimento Regionale per la Diabetologia Pediatrica Azienda Ospedaliero-Universitaria S.Orsola-Malpighi di Bologna.

il video si chiama "Ipo-Iper: Il diabete giovanile"

Buona Visione :)